La conferma del Dna: lupo sulla Murgia, nessun allarmismo.

Fonte: http://www.santeramolive.it/news/news.aspx?idnews=3973  del 14 ottobre 2010

La conferma del Dna: lupo sulla Murgia Nessun allarmismo. Forse va ristabilendosi un equilibrio nel territorio murgiano e a Santeramo, anticamente “Lupatia” 

«Come i lettori certamente ricorderanno, nell’afosa giornata di San Lorenzo (precisamente il 10 agosto scorso) un giovane esemplare di lupo veniva investito da un’auto sulla strada provinciale Santeramo-Laterza. Il dott. Giovanni Canal, Responsabile del Servizio Ambiente, ed il dott. Domenico Ferrulli, Responsabile U.O. presso il Servizio Veterinario della ASL BA, tempestivamente giunti sul posto, dopo la segnalazione di un cittadino, si resero immediatamente conto che non poteva trattarsi di un cane e che l’animale presentava i tratti tipici del lupo».

Comincia così un comunicato diffuso dal dott.Canal, responsabile dell’ufficio ambiente, il quale spiega l’iter procedurale che ha portato alla conferma di quanto ipotizzato in Agosto e invita a considerare la specificità del nostro territorio senza lasciarsi andre in allarmismi che, se pur legittimi, non aiutano  la natura nè la comunità:

«Per fugare qualsiasi dubbio ed avere certezza della razza dell’animale fu, quindi, prelevato un campione di tessuto muscolare che venne inviato all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Foggia perché fosse effettuata l’analisi genetica. Da Foggia il campione venne inviato all’I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di Ozzano Emilia (Bo) che in data 7 Ottobre ha ultimato gli accertamenti ed ha emesso il referto che testualmente riporta: “campione analizzato tramite analisi genetica: trattasi di individuo appartenente alla popolazione italiana di lupo (Canis lupus)”.

Il probabile processo di ricolonizzazione naturale della nostra Murgia da parte del lupo, però, non deve indurre in inutili ed infondati allarmismi ma, al contrario, deve farci prendere atto che, forse, un equilibrio va ristabilendosi nell’ecosistema murgiano dove, a causa dell’assenza di predatori nella catena alimentare, si è assistito alla proliferazione incontrollata di alcune specie animali, come il cinghiale, che tanti danni sta arrecando alla nostra agricoltura.

Il multiforme territorio della Murgia offre spazi idonei per lo stanziamento di tutte le specie animali che in esso trovano il loro habitat.

I nostri allevatori, qualora venga accertato che la presenza del lupo dovesse essere stanziale, devono adeguare i metodi di allevamento ad una corretta gestione del bestiame ed utilizzare sistemi di protezione che permettono di limitare il numero delle aggressioni e, soprattutto, il numero delle vittime per evento predatorio.

Un sistema di protezione collaudato per secoli ed ancora efficace è quello di inserire nel gregge cani adeguatamente condizionati e socializzati con gli ovicaprini insieme a recinzioni elettrificate, di recente introduzione nel mercato, per il confinamento degli animali.

Ma se proprio dovesse accertarsi l’aggressione di allevamenti da parte del lupo è sempre possibile accedere al risarcimento del danno secondo le previsioni della normativa vigente.

Tutto ciò per sottolineare che oggi non è più consentita la persecuzione diretta del lupo da parte dell’uomo! Non va dimenticato, infatti, che il lupo è inserito, in qualità di specie “vulnerabile”, nella cosiddetta Lista Rossa redatta dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), che elenca tutte le specie in pericolo di estinzione.

Ed, infine, non dimentichiamo che l’antico nome di Santeramo era “Lupatia” cioè terra di lupi!”

 

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