Ci sono molti allevatori che vedono nel lupo l’unico vero nemico da combattere, ma tanti altri che con la loro buona volontà e la loro esperienza riescono a convivere con il predatore!
Siamo nei calanchi tra Ferrandina e Craco, nell’azienda del signor Michele Mastrogiulio e dei suoi figli.
Da circa 2 anni ci aiutano nel monitoraggio consentendoci l’installazione di fototrappole nei loro terreni. Sono sempre accoglienti nei nostri confronti e con chi si presenta nell’azienda sin dall’alba, adoperandosi nella preparazione di ricche colazioni. Pranzi e cene, rigorosamente a base di prodotti aziendali, sono d’obbligo al ritorno dai vari appostamenti notturni e dalle lunghe e calde passeggiate alla ricerca dei lupi.
La prima volta che ho guardato negli occhi un lupo è stato proprio lì e con le cavalle Frida e Kelly, docili a volte pigre ma sempre vigili nel percepire i più impensabili pericoli. Anche quel giorno, prima che ce ne accorgessimo, avevano percepito la presenza del lupo, in quanto erano evidentemente restie a proseguire nel cammino da noi impostogli.
Lo scorso 25 maggio, abbiamo deciso di percorrere nuovi tratturi per la raccolta fatte che dal territorio di Ferrandina si spingevano in quello della limitrofa Salandra. Senza l’aiuto di Frida e Kelly, le più anziane giumente dell’allevamento, avremmo potuto percorrere solo pochi chilometri sotto il sole caldo di questa afosa giornata.
Il percorso si intrecciava fra coltivi di grano, cespuglieti di lentisco e strade polverose definite dal tipico sparto steppico. Sembrava di rivivere un film western.
Gabriella con Kelly e il suo piccolo
Già nei primi metri percorsi al passo, abbiamo riscontrato la sua presenza con svariate marcature e orme impresse nell’argilla al termine di una passata acquazzone.
Gabriella al galoppo
Più in là, nel torrente Salandrella, dopo un breve galoppata, Gabriella frena bruscamente la cavalla…aveva trovato l’ennesima fatta, questa volta però fresca e quindi utile per analisi di laboratorio. Sicuramente, dall’analisi visiva, alcuni peli affioranti lasciavano intendere che qualche cavallino era stato predato nei 170 km² del territorio di questo branco.
La raccolta della fatta
Proprio lì, un vecchio pastore stava pascolando le sue pecore ignaro della presenza del lupo in quanto non aveva mai subito danni in quella valle! Dopo una breve e piacevole chiacchierata sulla vita dei lupi e dei pastori, ci siamo rimessi in cammino lungo la strada polverosa che scende verso la “ghost town” Craco, speranzosi di vivere il tanto ambito incontro con il nostro amato predatore dagli occhi gialli.
Verso Craco
Fabio Quinto
Grazie ragazzi per questi pillole di natura e di cordialità che tanto raccontano della nostra regione … la terra dei lupi.
racconti perfettamente di questa terra, della sua gente e della sua natura!
C’ero anche io quella “prima volta”. Iniziò tutto con un abbondante pranzo prolungatosi fino a cena. E non posso dimenticare il vostro sguardo quando, tornando, ci raccontavate dell’incontro col lupo. Dissi wow! è un mio sogno ed era ad un passo dal diventare realtà. Per questo, grandi! Ottimo lavoro! e soprattutto penso che attraverso questi racconti e queste immagini riesci a condividere una grande “Bellezza”.
Grazie Mary!!!